L'altipiano dello Sciliar è avvolto nel mistero di figure mitologiche e leggendarie, strettamente legate alla realtà di questa natura e queste montagne. Questi boschi così fitti e questi pascoli ariosi sono popolati da una miriade di creature benevole e malefiche: le aguane, custodi delle sorgenti, che curano con l'acqua, le bregostane, signore delle spezie, capaci di riportare sulle gote dei malati il rossore dell'aurora, i salvans, nanetti o elfi del bosco, le saligen, allegre fanciulle tramutate in fiori da Re Laurino, pronte a sbocciare ma anche a riservare, in autunno, un triste paesaggio di capelli arruffati e infine, ovviamente, tutta una serie di nani e giganti, figure strane di ogni tipo. A dominare su tutti, naturalmente, le streghe che non solo sullo Sciliar, ma soprattutto da queste parti, roccaforte per eccellenza di queste creature, vanno in giro a fare danni e a combinarne di tutti i colori.