Il parco naturale Sciliar-Catinaccio.
Il parco naturale Sciliar-Catinaccio.
Il primo e più anziano parco naturale in Alto Adige.

50 anni Parco naturale Sciliar-Catinaccio

Immergetevi nell’incantevole paesaggio che custodisce Sciliar e Catinaccio

Il Parco naturale Sciliar-Catinaccio è stato fondato nel 1974 ed è pertanto il parco naturale più anziano in Alto Adige. Assieme alla zona di tutela paesaggistica dell’Alpe di Siusi forma un’area naturale unitaria. Su 7.288 ettari, il parco naturale nel versante occidentale delle Dolomiti propone un territorio affascinante con scenari paesaggistici spettacolari, importanti caratteristiche geomorfologiche e geologiche e flora e fauna ricchissime con 790 varietà di fiori e piante. Lo Sciliar con Punta Santner ed Euringer, le sue torri rocciose, è la montagna simbolo dell’Alto Adige, noto oltre i confini regionali insieme al massiccio del Catinaccio con le sue innumerevoli cime. Intorno al leggendario Catinaccio “aleggia” in tutto il suo splendore l’Enrosadira: al tramonto, infatti, le Dolomiti illuminate dal sole della sera risplendono nelle suggestive tonalità del rosso.

Al fine di preservare questi caratteri, anche per le generazioni future, nel 1974 l’area divenne il primo parco naturale altoatesino. Oggi il Parco naturale, ampliato nel 2003 verso il Catinaccio, è anche Sito Rete Natura 2000 e da giugno 2009 fa parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Quest’ultimo riconoscimento conferma l’enorme pregio di tale territorio, la sua unicità e il suo valore per l’intera umanità.
Tramonto sull'Alpe di Siusi con vista sullo Sciliar

Parco naturale Sciliar-Catinaccio

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  • Il primo parco naturale dell’Alto Adige
  • Istituito: 16.09.1974
  • Ampliamento al Catinaccio: 14.09.2003
  • Superficie: 7.288 ha
  • Comuni nel parco:
    Castelrotto: 6.483 abitanti; superficie complessiva 11.781 ettari, di cui 2.313 nel parco.
    Fiè allo Sciliar: 3.469 abitanti; superficie complessiva 4.438 ettari, di cui 1.955 nel parco.
    Tires al Catinaccio: 975 abitanti; superficie complessiva 4.209 ettari, di cui 3.023 nel parco.
  • Centro visite del Parco naturale Sciliar-Catinaccio: Siusi allo Sciliar, Piazza Oswald von Wolkenstein 6
  • Info Points: Steger Säge Tires e Laghetto di Fiè
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Il centro visite del parco naturale informa
Il centro visite del parco naturale a Siusi allo Sciliar conquista i cuori dei visitatori con immagini panoramiche suggestive, film e modelli interattivi. L’esposizione informa sull’unicità del territorio, sulla genesi delle Dolomiti, sul viaggio dello Sciliar dall’equatore alla sua attuale posizione e sulla peculiarità di flora e fauna nel parco naturale più anziano dell’Alto Adige che vanta un dislivello di 2.156 m. Le esposizioni permanenti cambiano durante l´anno e vengono accompagnate da eventi per bambini e famiglie.

Il centro informazioni del Parco Naturale a Tires al Catinaccio presso l’antica segheria veneziana svela informazioni interessanti sul territorio protetto e sulla tecnica unica della segheria che era azionata ad acqua.  Oltre al centro informazioni a Tires, il parco offre ora anche un punto informativo posizionato presso una delle porte principali all’area protetta, ovvero al Laghetto di Fiè allo Sciliar. La struttura intende offrire al visitatore una “panoramica del parco”, degli habitat e delle specie floristiche - faunistiche in cui si imbatterà percorrendo i principali sentieri della zona tutelata.
50 anni Parco naturale Sciliar-Catinaccio | 1974 – 2024

Documentario „Il Parco Naturale Sciliar-Catinaccio. Patrimonio vivente delle Dolomiti“

Per mezzo secolo, gli abitanti del Parco naturale Sciliar-Catinaccio hanno lavorato instancabilmente per salvaguardare la straordinaria bellezza di questo paesaggio naturale e culturale, offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire una regione incantevole. Il parco, infatti, è un luogo di pace e relax e, al contempo, un testimone vivente di quanto sia importante la tutela della natura e lo sviluppo sostenibile.

Questo anniversario è un’occasione non solo per festeggiare, ma anche per guardare al futuro: è responsabilità di tutti noi preservare questo inestimabile patrimonio per le prossime generazioni.